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La salute degli adulti si gioca da bambini
Nel mondo, più di 22 milioni di bambini sotto i 5 anni e 155 milioni di bambini in età scolare sono in grave sovrappeso. I problemi legati all'obesità infantile ed adolescenziale sono molto diffusi: non toccano unicamente la salute fisica, ma investono pesantemente anche sul fattore estetico e quindi sulla sfera psicologica.
L'obesità è e va considerata a tutti gli effetti una patologia, per di più contagiosa, con un eccesso di tessuto adiposo (ORGANO ALTAMENTE INFIAMMATORIO) in grado di indurre un aumento significativo di rischi per la salute: malattie cardiovascolari, pressione alta, insulino resistenza e diabete, ipercolesterolemia, malattie cronico-degenerative, infiammazione cronica di basso grado, lesioni ateromasiche, steatosi epatica, apnee ostruttive, dismorfismi della colonna, ictus ed alcuni tipi di tumore.

Quindi il danno esercitato dall'obesità durante l'età evolutiva è solo parzialmente reversibile nell'età successive, tanto che l'adulto normopeso che era obeso da bambino ha un rischio di morbilità e mortalità più elevato rispetto al normopeso adulto normopeso da bambino.
La mancanza di una corretta educazione alimentare (chiedete fortemente programmi di educazione alimentare nelle scuole!) e sollecitazioni che arrivano dall'esterno (pubblicità, coetanei..), l'acquisizione di una maggiore autonomia e numerosi altri fattori individuali portano gli adolescenti ad adottare cattive abitudini alimentari. contagiosa
Tutta la famiglia dovrebbe essere coinvolta nell'adozione di regole alimentari salutari: non a caso un bambino obeso spesso e volentieri è accompagnato da un genitore obeso, quasi sempre ignaro dei pericoli a cui egli stesso e la sua famiglia siano esposti.

Spesso si ignora che adulto e bambino hanno fabbisogni alimentari beni diversi e che l'impatto di alimenti errati è notevolmente più influente e deleterio sul bambino. Pertanto serve consapevolezza nel fare la spesa ed informazione sui reali pericoli di alimenti come patatine, merendinde, succhi di frutta, bevande zuccherate, cibi confezionati e formati convenienza. Scarica QUI le raccomandazioni del Ministero della Salute per la diagnosi ed il trattamento ambulatoriale dell'obesità essenziale in età evolutiva.

Di fondamentale importanza risulta la qualità alimentare, specie per le fasce meno agiate, che tendono a consumare eccessi di alimenti industriali e conservati, come carni conservate (prosciutti, insaccati, cotolette, wurstel) e prodotti da forno raffinati (come grissini, crackers, biscotti) in ogni caso troppo ricchi di sale e grassi di bassa qualità. Il consiglio è quello di aumentare il consumo di vellutate di verdure e legumi (come lenticchie) e che le mangino regolarmente con i genitori, con piacere perchè i figli non mangeranno volentieri cibo che non piace ai genitori. Tra i giovani, gli adolescenti di 14-17 anni mostrano tendenze negative riguardo al consumo di cereali, di frutta e di vegetali, mentre è in aumento la tendenza all'abuso di bevande alcoliche, prodotti fuori pasto e soft drinks.
Attività fisica ed alimentazione sono le componenti sulle quali possiamo agire per ridurre il rischio di una patologia cardiovascolare.

Il periocolo di una malnutrizione per eccesso e l'infiammazione cronica
Il 35-40% dei bambini obesi mantiene la condizione di obesità anche da adulto (Maffeis C. et al, J Clin Endocrinol Metab, 2002;87:71-76): c'è poco da scherzare visto che la condizione di eccesso ponderale è il V fattore di rischio per i decessi a livello mondiale (sopra i 20 anni), causando ogni anno la morte di circa 2,8 milioni di adulti (Dati EPIC).
Considerando la totalità dei bambini di età 6-11 anni si arriva ad una stima di ben oltre 1 milione di bambini in sovrappeso o obesi in Italia. I dati confermano livelli preoccupanti di eccesso ponderale: il 22,9% dei bambini misurati è risultato in sovrappeso e l'11,1% in condizioni di obesità. Le differenze interregionali sono notevoli: dal 15% nella provincia autonoma di Bolzano, al 48% in Campania. Questi dati derivano dal progetto OKKIO ALLA SALUTE (clic qui per maggiori info) da cui emergono dati incredibili:
  1. Il 40% di ragazzi praticamente non fa la prima colazione (assente o non adeguata)
  2. Il 60% di ragazzi come spuntino a scuola mangia panino o merendina o pizzetta: solo un quarto di essi mangia frutta o yogurt (merenda troppo abbondante, concetto di densità energetica sconosciuto, errata gestione delle porzioni)
  3. Consumo di legumi: il 75% di ragazzi mangia 2 o 3 volte i legumi a settimana
  4. Un terzo dei ragazzi praticamente non mangia il pesce
  5. Scarso consumo di frutta e verdura (solo il 15% dei ragazzi mangia le giuste porzioni giornaliere; più del 50% complessivamente mangia un'unica porzione al giorno o non ne mangia affatto). In questo vi è corresponsabilità della famiglia che in circa il 50% non consuma giuste quantità di verdura
  6. Il 41% dei bambini beve ogni giorno bevande zuccherate, e il 17% pił di una volta al giorno
  7. Troppi bambini dedicano a TV e videogiochi più di due ore al giorno, molti sono completamente sedentari
Ad aggravare il problema ben il 36% delle madri di bambini in sovrappeso o obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale (ASSENZA DI CONSAPEVOLEZZA) e e solo il 29% pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva. Quasi 1 madre su 2 di bambini fisicamente non attivi, ritiene che il proprio figlio svolga un'attività motoria sufficiente. La raccolta dati 2010 ha messo in luce la grande diffusione tra i bambini di abitudini alimentari che non favoriscono una crescita armonica e che predispongono all'aumento di peso, specie se concomitanti: se vi riconoscete nelle situazioni di cui sopra iniziare a cambiare gradualmente le vostre abitudini!

Regole base
Anche i dati raccolti sull'attività fisica sono poco confortanti: il 22% dei bambini pratica sport per non più di un'ora a settimana e il 18% non ha fatto attività fisica il giorno precedente l'indagine. Inoltre, la metà circa dei bambini ha la TV in camera, il 38% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per 3 o più ore al giorno e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta. Anche solo giocando a nascondino i bambini bruciano 120 calorie in mezzora! Non sarebbe male incoraggiare i giochi di una volta come rubabandiera oppure un due tre.. stella! Ad esempio tirare due calci ad un pallone con papa' per mezzora significa bruciare 170 calorie: il principio fondamentale è che i bambini traggano piacere dall'attività fisica, qualunque essa sia.
Da qui l'importanza di richiedere presso la propria scuola ed il proprio comune iniziative favorenti una sana alimentazione e l'attività motoria con il coinvolgimento dei genitori e l'esempio di casi clinici trattati dal biologo nutrizionista che possano essere di esempio e motivazione per correggere SUBITO cattive abitudini alimentari e stili di vita sedentari.
La letteratura scientifica, infatti, mostra sempre più chiaramente che gli interventi coronati da successo sono quelli integrati (con la partecipazione di famiglie, scuole, operatori della salute e comunità) e multicomponenti (che promuovono per esempio non solo la sana alimentazione ma anche l'attività fisica e la diminuzione della sedentarietà, la formazione dei genitori, il counselling comportamentale e l'educazione nutrizionale) e che hanno durata pluriennale. Guardate QUESTO splendido esempio di progetto sostenibile e per ogni informazione non esitate a contattarmi.

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